SCOTLAND, le selvagge Highlands
- Michele Racca
- 23 mar
- Tempo di lettura: 6 min
Le Highlands sono il cuore e il vero simbolo della Scozia, la sua parte più selvaggia, indomita e pittoresca che saprà incantarvi con la sua infinita bellezza. Luoghi da cartolina, terre di eroi leggendari, paesaggi grandiosi, montagne imponenti, antiche foreste che si gettano nel mare, loch di acqua dolce che si confondono con i profondissimi fiordi dell’oceano, animali allo stato brado, vallate solitarie e territori selvaggi che vi lasceranno senza fiato. Qui i villaggi abitati sono pochissimi e vi capiterà di guidare per ore nella natura allo stato puro, circondati solo da brughiere, laghi e foresti di pini: un paesaggio indimenticabile che ha per secoli alimentato leggende e ballate, uno scenario da favola che incanterà soprattutto gli amanti della fotografia.

La valle di Glencoe incarna l’essenza più profonda e drammatica delle Highlands. Modellata da antichi ghiacciai, questa valle è circondata da montagne imponenti e cascate impetuose che precipitano da pareti rocciose vertiginose. Il suo passato oscuro, segnato dal tragico massacro del clan MacDonald nel 1692, quando 38 membri del clan furono brutalmente uccisi dai loro ospiti del clan Campbell, aleggia ancora nell’aria come un monito della storia. Oggi, è un paradiso per gli amanti dell’outdoor: escursionisti, arrampicatori e sciatori trovano qui il loro terreno ideale. Le Three Sisters, tre maestose montagne che dominano la valle, offrono alcune delle arrampicate più spettacolari della Scozia. La valle ospita una ricca fauna selvatica, dai cervi rossi alle aquile reali, mentre i piccoli laghi nascosti tra le montagne custodiscono leggende antiche quanto le Highlands stesse.

Fort William, conosciuta come la capitale outdoor della Gran Bretagna, si adagia ai piedi del Ben Nevis, la montagna più alta del Regno Unito. La città prende il nome dalla fortezza costruita nel XVII secolo per controllare le turbolente Highland clans, e oggi è un punto di riferimento per gli amanti degli sport all’aria aperta. Il centro cittadino, con la sua High Street pedonale, offre una varietà di negozi specializzati in attrezzature outdoor, accoglienti caffetterie e pub tradizionali. La vera magia di Fort William risiede però nei suoi dintorni. Il Jacobite Steam Train, reso celebre dalla saga di Harry Potter, parte dalla stazione cittadina per un viaggio spettacolare attraverso le Highlands, incluso il famoso viadotto di Glenfinnan. Il Nevis Range, con le sue piste da sci in inverno e i percorsi per mountain bike in estate, attira sportivi da tutto il mondo, mentre il vicino Glen Nevis offre alcune delle cascate più spettacolari della Scozia.

Prima di arrivare a Fort Augustus si attraversa il celebre Canale di Caledonia. Navigare in inverno nell’estremo settentrionale del Mare del Nord, era difficile e pericoloso. La traversata era ostacolata da iceberg e lastre di ghiaccio e funestata dal costante pericolo di tempeste che rischiavano di spazzare via intere imbarcazioni con carichi preziosi e con tutto l’equipaggio.
Fu proprio per ovviare al problema delle difficili condizioni di navigazione della costa occidentale scozzese, che si decise di aprire un canale sfruttando le particolari condizioni fisiche della grande valle nella quale si trova Loch Ness. Per risparmiare chilometri di costruzione, infatti, il canale è stato realizzato come collegamento tra i tre laghi che occupano la valle, creando un unico corso d’acqua lungo ben 100 Km che unisce l’Oceano Atlantico e il Mare del Nord.
A questo punto però subentrava un altro problema: il dislivello tra i laghi. La soluzione fu la realizzazione di un sistema di chiuse. Il piccolo paese di Fort Augustus si trova in prossimità di uno di questi e con un po’ di fortuna lo possiamo vedere in funzione durante la nostra visita. È consigliabile una passeggiata lungo il sentiero che si estende ai bordi del canale.

Fort Augustus è oggi una località di 700 abitanti situata nel cuore delle Highland scozzesi. L‘antico nome gaelico della città era Kiliwhimin e tale rimase fino al XVIII secolo quando prese il nome attuale. Motivo di questo cambio furono le Guerre Giacobite e la costruzione di un forte in questo punto, di passaggio verso Inverness, per controllare i ribelli scozzesi del Nord. In seguito il forte venne sostituito da un’abbazia di monaci benedettini, un edificio monumentale che è senza dubbio il più bello del luogo.
Fort Augustus è, per la sua localizzazione privilegiata, il luogo che ci permette una panoramica esclusiva di Loch Ness. Un belvedere unico che negli ultimi anni ha visto crescere la sua importanza grazie al turismo.

Eccoci al misterioso Loch Ness. Il lago, celebre grazie al “mostro”, lo è anche per le sue mostruose dimensioni: 39 Km di lunghezza e 230 metri di profondità, che ne fanno il lago maggiore di tutto il Regno Unito per volume di acqua. Questa gran massa d’acqua, come già abbiamo visto, è stata al centro dell’attenzione sin dalla preistoria, quando le prime popolazioni che vi si insediarono videro nelle sue acque un mezzo di sopravvivenza che forniva loro cibo e facilitava i trasporti. Oggi, continua ad essere al centro dell’attenzione essendo uno dei piatti forti del turismo in Scozia.
Loch Ness è sempre stato un punto strategico di unione tra il Nord e il Centro delle Highlands. Punti di forza come lo sbocco al Mare del Nord attraverso il fiume Ness e la confluenza di grandi valli sono stati nei secoli motivo di numerose guerre per il suo controllo. Pitti e Romani, Celti e Vichinghi, Scozzesi e Inglesi, sono solo alcuni dei popoli che hanno lottato sulle sue coste.

Nel 1874, il terzo Marchese di Bute provò a recuperare i monasteri in Scozia. Dopo la riforma protestante e le guerre religiose e dinastiche, i monasteri iniziarono a sparire. Il tredicesimo signore di Lovat donò i terreni dell’antica fortezza del 1729, distrutta durante le guerre giacobite, per la costruzione di un monastero tutelato dai benedettini a Fort Augustus.Nel 1880 terminarono i lavori del monastero e di una scuola per la classe alta della zona. Entrambi dipendevano direttamente dalla gerarchia cattolica di Inghilterra, fino a che passò sotto la dipendenza della Santa Sede alla fine del XIX secolo. La scuola rappresentò il motore finanziario e di prestigio fino al 1993, anno in cui la chiusero perché non accettava di adattarsi ai cambiamenti del sistema educativo scozzese.

Sullo sfondo delle montagne scozzesi, si trova una statua che rende omaggio agli uomini delle forze speciali britanniche (Commandos) caduti durante la seconda guerra mondiale. Il Commando Memorial è uno dei monumenti scultorei più famosi del Regno Unito, noto per il suo importante significato e per la splendida cornice dei monti Ben Nevis e Aonach Mòr che lo circondano. Questa imponente scultura bronzea rappresenta tre soldati in piedi su una piattaforma di pietra.
Ammirate i dettagli delle statue, come i cappelli dei soldati, i fucili e le loro uniformi. Si tratta di soldati delle forze speciali che parteciparono alle esercitazioni militari presso il villaggio di Spean Bridge e furono addestrati per effettuare incursioni armate. Questo monumento di cinque metri di altezza raffigura tre soldati che guardano in direzione sud, verso il monte Ben Nevis. Fotografate il monumento cercando di includere anche le montagne, per un'immagine ancora più spettacolare.
Potete anche salire i gradini che portano alla statua, sulla quale viene riportata l'iscrizione “United we conquer" (Uniti conquisteremo). Un'altra targa rende omaggio agli ufficiali e ai soldati delle forze speciali che morirono durante la seconda guerra mondiale. Esplorate anche il vicino giardino commemorativo, dove le famiglie lasciano fiori per rendere omaggio ai militari caduti.

Circondata da colline, fiumi e foreste, Al termine di questo tour nelle Higlands scozzesi si arriva a Pitlochry. Circondata da colline, fiumi e foreste, è uno dei luoghi più incantevoli da visitare in Scozia. Che sia con il sole o sotto la pioggia questa cittadina scozzese è una gemma nel cuore del Perthshire, che vi farà innnamorare di sè. Pitlochry è una graziosa cittadina di villeggiatura con meno di 3.000 abitanti. Annidata nel cuore della Scozia funge da luogo immancabile da visitare nelle Highlands scozzesi. Si trova a sud del Parco Nazionale dei Craigorms, a metà strada tra Edimburgo e Inverness, su uno dei percorsi più battuti che conducono a Loch Ness. Percorrendo Atholl Road, la via principale di Pitlochry, Si respira un’aria di aristocratica eleganza e raffinatezza non appena si arriva a Pitlochry. Forse perchè, sin da quando la regina Vittoria soggiornò da queste parti, Pitlochry ha poi continuato ad essere una sorta di paradiso per i turisti e ad attirare famosi autori e politici tra cui Robert Louis Stevenson e William Gladstone. Non a caso conserva ancora diversi edifici di epoca vittoriana in pietra grigia.

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